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A e B due identità, due vite in “An Intervention” di Mike Bartlett

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AN INTERVENTION_ph Daniele Fona
La rassegna dedicata alla scena britannica “Trend” porta in scena al Teatro Belli di Roma fino a stasera un testo di Mike Bartlett il pluripremiato drammaturgo inglese famoso per la serie “Doctor Forest” del 2015

I suoi personaggi sono caratterizzati da un intenso e complicato rapporto uomo-donna.

Anche in “An Intervention” l’identità A (Rita Maffei), quella femminile, è in contrasto con l’identità B (Gabriele Benedetti) maschile. I due sono amici da solo tre anni ma il rapporto esclusivo e unicamente di amicizia li lega moltissimo. Le differenze politiche sono l’unico argomento di disappunto, infatti la pièce comincia così, con una discussione sulla presenza delle forze dell’esercito britannico nel conflitto arabo. “Sei sicuro sicuro di essere favorevole? Sei favorevole a un Intervento!” urla A a B.

Lei completamente contraria, motivata e partecipe alle manifestazioni, lui passivo, lettore di libri “da scaffale all’ingresso” che secondo A sono la causa delle sue idee generiche e sbagliate. Il quadro di Tony Blair che si fa un selfie davanti ad un palazzo che esplode è molto forte, ripreso dall’abbigliamento dei due identico e fa da scenografia a uno dei quadri dello spettacolo.

A e B si sono incontrati ad un party in cui,  dopo i brevi convenevoli iniziali, hanno subito iniziato a discutere sul colore Blue che in origine non esisteva ed è uno dei punti di colore che i bambini vedono per ultimi. Si sono trovati a valutare la maturità biologica a confronto della maturità di una specie e, mentre i due litigavano fin da subito, gli altri invitati parlavano di calcio e del tempo. L’affintà era già evidente.

 

L’idillio della loro amicizia viene turbato dalla relazione di lui con Anna, la nuova compagna che ovviamente non piace ad A. I due si perderanno per poi ritrovarsi nel finale che rimane aperto, secondo l’interpretazione del pubblico.

La regia di Fabrizio Arcuri è una garanzia di successo, i tempi sono ritmati al punto giusto, i cambi di scena dei cinque quadri a sipario aperto piacevoli grazie a Luigina Tusini la scenografa. L’affiatamento tra i due attori si percepisce e dà un tono corposo alla pièce trainata dalla personalità più forte di Rita Maffei. Gabriele Benedetti ne risulta un po’ più stanco ma perfettamente calzante nel ruolo del quale cura ogni minimo dettaglio.

La rassegna “Trend” continuerà al Teatro Belli fino al 21 dicembre 2019.

“Un futuro apocalittico è lo scenario di “The Garden” di Zinnie Harris al Teatro Belli”.