Home Notizie Locali 31esimo capitolo “La triste Verità”, non possiamo ignorare, bisogna agire!

31esimo capitolo “La triste Verità”, non possiamo ignorare, bisogna agire!

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La bellezza della natura di Bali
L’altra settimana vi avevo lasciati iniziando a parlarvi di una problematica che i Balinesi si ritrovano senza poterci fare molto: l’immondizia.

Come ben sapete, Bali è un’isola dell’Indonesia, bellissima e piena di potenziale, ma rimane, purtroppo un paese del terzo mondo in tutti i sensi.

Un paese diviso completamente in due sezioni, la città da una parte e il verde, le risaie, case che faccio quasi fatica a definire tali dall’altra.

Un mondo a me completamente estraneo, ma con questo non voglio passare un messaggio sbagliato. Probabilmente in tutta questa semplicità, la grande parte della popolazione la vede come una cosa normale, una condizione per loro normale.

Ma, con l’espansione della città, della tecnologia, scuole, turismo e tutto ciò che ne consegue, il ragazzino che ancora vive nel villaggio con la propria famiglia, si ritrova a spostarsi in città.

Alla ricerca di un lavoro, istruzione ed il resto.

La città che diventa l’unica via, apparentemente possibile per il cittadino di vivere una vita più o meno “normale”, provando a soddisfare ogni necessità, con l’intento di aiutare la famiglia rimasta a casa.

Io non vi accenno di queste cose con la presunzione di sapere cosa vedano loro in tutto questo, io vi sto narrando un po’ quello che ho vissuto, con gli occhi di una ragazza che non ha mai visto ne conosciuto una realtà come questa.

Ma non voglio nemmeno trasmettere un messaggio sbagliato.

Però, a prescindere che io possa o non possa conoscere i loro stati d’animo, i loro vissuti, posso senz’altro riconoscere che Bali è un posto magico, ma allo stesso tempo si ritrova a combattere tutti i giorni con l’immondizia e l’inquinamento.

Purtroppo, Bali non ha ancora implementato un reale sistema per lo smaltimento dei rifiuti e che la corruzione è talmente alta che nessun imprenditore straniero è mai riuscito a sviluppare idee concrete sull’argomento e ogni anno la situazione peggiora.

In alcuni punti è come se l’asfalto si confondesse con l’immondizia e tutto questo mi ha colpita, quasi ferita.

Vedere, chi si ritrova a convivere con questo orrore per tutta la vita, considerando che sia una cosa normale.

Ma di normale cosa c’è ? Proprio nulla !

In Italia che in negozio, addirittura, ci chiedono di pagare i sacchetti della frutta e della verdura.  Mi auguro almeno che tutti i soldi che vengono accumulati ogni giorno vengano poi destinati ad un progetto più grande, spero con tutto il cuore che vengano utilizzati con l’intento di migliorare le condizioni di questo bellissimo Pianeta.

L’indonesiano medio, specie le donne (che sono quelle che poi fanno i lavori più duri) consumano 5 – 10 micro-pasti al giorno.

Si ‘fanno’ di zucchero e di fritto, e visto che la Coca Cola e l’acqua costano molto, bevono sostanze zuccherine dai mille colori, da micro sacchetti di plastica, gettando per la strada involucri vuoti appena hanno finito.

Da alcune ricerche fatte, ho scoperto che la popolazione indonesiana ha un tasso di diabete che sta crescendo a vista d’occhio. Ci sono catene di mini market, che hanno bancali di decine di metri colmi di ogni schifezza possibile ed immaginabile. Solo di patatine ci saranno trenta gusti diversi.

Alimenti che non nutrono e vengono venduti a prezzi stracciati. Zuccheri che ti danno la sensazione di essere sazio, una sensazione che dura 50 minuti, poi devi mangiare ancora.

Tutta questa spazzatura viene buttata in strada e si accumula, silenziosa e sorniona, fino alle prime grandi piogge.

Quando arriva la stagione delle piogge, la violenza delle precipitazioni e l’enorme massa d’acqua puliscono tutti i vicoletti, tutti i canali, tutti i letti dei fiumi…..e WOILÀ! La plastica si riversa nel mare.

Le grandi piogge coincidono con il periodo dell’anno dove il vento soffia dal mare verso la terra in tutta la parte occidentale di Bali.

Spiaggia di Bali

Quindi, una volta che la plastica arriva in mare, il vento la fa spiaggiare. 

Simple as that.

Le cose da dire sarebbero ovviamente molte e molte di più, ma per il momento preferisco fermarmi un attimo, dando modo anche a voi di rifletterci un po’ su, come farò anche io.  Naturalmente la situazione indonesiana riflette la situazione di molti altri paesi e  la sfida per fermare tutto questo, è mondiale.

Le nuova scoperte nell’orizzonte di Giorgia. Trentesimo capitolo.